martedì 4 gennaio 2011

ALCUNE IMPORTANTI OSSERVAZIONI SUL MOVIMENTO DEI FRATELLI MUSULMANI OGGI: VECCHIE E NUOVE GENERAZIONI

Per capire chi sono i famosi Fratelli Musulmani e cosa vogliono crediamo sia importante conoscere le caratteristiche della composizione sociale, politica e ideologica dell'insieme del movimento oggi, in un momento in cui le nuove generazioni stanno provocando un forte mutamento nell'ideologia del gruppo. 
Per comprendere meglio il ruolo delle nuove giovani generazioni della Fratellanza, bisogna 
esaminare la struttura generazionale della organizzazione dei Fratelli Musulmani.

Possiamo dividere la composizione sociale della Fratellenza in circa quattro generazioni principali. Dopo la generazione dei fondatori della Fratellanza, quindi di Hasan al Banna e dei suoi seguaci (di cui non è oggi rimasto nessun esponente in vita), fautori di un'islamizzazione dal basso e di un ritorno, attraverso l'adozione dell'islam come stile di vita, ad una società basata sui valori islamici e infine sulla legge islamica, che nella loro visione poteva imporsi solo quando tutto il popolo l'avesse scelta come alternativa all'imitazione dei modelli occidentali, abbiamo quella che viene chiamata la prima generazione, denominata anche "la vecchia generazione" (al jiil al qadim). Essa è composta dai membri che hanno vissuto in prima persona la repressione nasseriana durante gli anni ‘50 e '60. Oggi, questa vecchia generazione, i cui membri hanno un’ età che va dai 60 agli 80 anni, nel suo insieme, esprime le personalità con la visione più conservatore del movimento, sotto tutti i punti di vista: ideologico, politico e religioso. Il loro obiettivo primario è la sopravvivenza del movimento e la conservazione istituzionale della Fratellanza come organizzazione coesa, e questo li rende intellettualmente rigidi e chiusi. In parte come conseguenza delle loro esperienze storiche, questa generazione tende a mettere più peso sul lavoro di da’wa sotterraneo e su altre forme di mobilitazione ideologica piuttosto che sull’azione politica.
Alcuni membri di rilievo ed esponenti di questa generazione sono la precedente Guida generale, Mahdi Akef, che ha 81 anni, il mufti della Confraternita e membro dell'Ufficio Generale (di presidenza di orientamento), Sheikh Abdullah al-Khatib, che ha 80 anni, il deputato della Guida Generale,
Il secondo gruppo generazionale potrebbe essere chiamato la generazione dei pragmatici. E’ composto da membri che sono maturati durante il ritorno della Confraternita nell’arena politica durante gli anni ‘70. I rappresentanti più noti di questa generazione sono Essam al-Erian, il capo dell’ uffico politico  della Confraternita, Abd al-Moneim Abu al-Futuh.

La terza generazione è composta dai cosiddetti neo tradizionalisti. Questi membri maturarono nella Confraternita nel corso della scontro con il regime di Mubarak nei processi nel 1990 e nei processi alla leadership della Fratellanza davanti al Tribunale militare nel 1995. Queste dure esperienze contribuirono a rafforzare in questa generazione, la cultura segreta e chiusa del movimento e la tendenza a preferire il lavoro ideologico sotterraneo e di base senza dare particolare importanza alla politica. Con un’età media generalmente sulla quarantina, questo gruppo è fedele ai membri più anziani dell’ organizzazione. Come la “vecchia generazione” (al jiil al qadiim) con cui sono più in sintonia, sono ideologicamente e religiosamente dei conservatori, dominano i vari uffici amministrativi dell'organizzazione e detengono saldamente le posizioni di leadership di medio livello nelle zone di provincia.


Gli esponenti del quarto gruppo generazionale sono giovani tra i 20 ei 30 anni[1], la maggior parte di essi vive nelle aree urbane come Il Cairo, Alessandria, Mansura. Si caratterizzano per la maggiore apertura mentale  e per la loro vivacità e curiosità, che a volte raggiunge quasi l’irriverenza rispetto ai loro confratelli più anziani. Tra gli ormai numerosissimi ed in continua evoluzione bloggers legati alla Fratellanza vanno segnalati Hossam el-Hamalawy,  uno dei bloggers più famosi in tutto l’Egitto, che dihicara che i Fratelli Musulmani sono stati tra i primi movimenti in assoluto ad usare internet e le e-mail, e che lui riceveva per il suo blog comunicati della Fratellanza sin dal 2002.
Ana Ikhwan (I’m a Brother),  è tenuto da un giovane di nome Abd al Moneim Mahmoud, un giovane riformista quasi trentenne. Tramite il suo blog ha creato un vasto network relazionale con i principali attivisti e bloggers laici, liberali, dei movimenti per i diritti umani. Attraverso il blog condusse una famosa campagna per il rilascio di - Abd Elkarimn Soliman, un blogger laico che è stato condannato a 4 anni di prigione con l’accusa di aver insultato l’islam, Incitato alla sedizione e per aver diffamato il Presidente Mubarak. Il blog di Abd al Moneim Mahmud è molto visitato anche per il suo interessamento alle campagne di arresti. Il blogging giovanile rappresenta una sfida  interna sempre più rivoluzionaria per una organizzazione tradizionalmente chiusa, come i Fratelli Musulmani. I giovani blogger della Fratellanza hanno iniziato ad impegnarsi in un’opera di auto-critica e hanno iniziato a criticare apertamente la leadership del movimento, le sue strutture organizzative, la sua rigida politica e il suo discorso religioso.
La nuova ondata di blogging non è stato e non è un fenomeno limitato ai giovani maschi, anzi, numerose Sorelle Musulmane hanno anche iniziato a bloggare, senz’altro un nuovo sviluppo non solo per la Fratellanza, ma anche per la società egiziana in generale, che rimane intellettualmente una società conservatrice.

Ammirano la capacità dell’AKP di mescolare l'Islam, la democrazia, e il nazionalismo, credono che la Fratellanza dovrebbe sforzarsi di fare il stesso mediante la creazione di un partito politico, distinto dalla sua missione religiosa. A questo proposito, sostengono in linea di principio la separazione tra la visione religiosa e l’azione politica.
Per questi giovani Fratelli, la cittadinanza dovrebbe essere il principio organizzativo primario dello Stato, che a sua volta deve tutelare i diritti delle minoranze e garantire l'uguaglianza dei cittadini, indipendentemente dal colore, etnia, religione o sesso. Un punto di vista decisamente laico e che non può certamente essere ben visto dalla “vecchia generazione”, i cui riferimenti alla Shari’ah e allo Stato islamico sono ancora molto forti.
Solo attorno alla seconda metà del 2007, quando il fenomeno dei blogger cominciò a ricevere una notevole copertura mass-mediatica, la Fratellanza ha cominciato ad interessarsi realmente a questi giovani e si è aperta alle istanze dei giovani, dando ulteriore slancio alla loro lotta contro la rigidità ideologica e organizzativa del gruppo.
Buona parte del futuro del movimento dei Fratelli Musulmani si gioca proprio attorno al dibattito interno, osservato con molta attenzione da numerosi esperti internazionali, tra i riformisti e i conservatori. Anche la pesante e durissima campagna di arresti iniziata nel 2006 con l’arresto dell’amatissimo Khairat al Shater, uno dei leader più influenti della Fratellanza, molto vicino ai giovani, ha influito sugli equilibri interni e sta condizionando l’esito di questo scontro ideologico. Un esempio clamoroso si è avuto quando a fine Giugno 2009 gli apparati di sicurezza hanno arrestato il leader dell’ala riformista Abdel Mon’em AbulFutuh, leader dell’Unione dei Medici Arabi e tra i fondatori del cartello di movimenti di opposizione “Kifaya”. AbulFutuh era un candidato forte alla Guida Generale, al posto di Mahdi Akef, rappresentante invece della “vecchia generazione”. 
Infatti dopo l'arresto nel giugno scorso del papabile, pragmatico, famoso anche all'estero Abdel Moneim AbulFutouh i Fratelli Musulmani egiziani mettono finalmente un punto fermo sulla loro guida suprema dopo mesi di scontri interni. Ed eleggono un conservatore, molto più giovane della guida suprema dimissionaria Mahdi Akef. Infatti il nuovo leader dei Fratelli Musulmani egiziani si chiama Mohammed Badie, ha 67 anni, è considerato una figura poco carismatica e sostanzialmente poco conosciuta. Appartiene però al Gruppo 1965, a coloro che furono arrestati assieme a Sayyid Qutb in una delle più dure repressioni contro i Fratelli Musulmani. Un conservatore, appunto. Decisamente diverso da AbulFutouh, considerato l'esponente di rilievo dell'ala pragmatica, l'uomo che riusciva a parlare con l'opposizione liberale e laica, apprezzato da quasi tutti. anche e soprattutto fuori dalla Fratellanza.

Molto è dunque cambiato da quella primavera politica del 2005-2006, quando l'opposizione egiziana sembrava esprimere una via nuova alla dissidenza. Nel Gennaio 2010 pare che la Fratellanza abbia scelto la rigidità, l'ortodossia. AbulFutouh, come altri pragmatici, è in galera.

I giochi ovviamente non sono conclusi, intanto perché Mohammed Badie ha fama di essere persona molto indipendente, poi perché nella Fratellanza, la “Shura” nel vero significato islamico del termine, la consultazione, è sempre stata molto importante. C’è un inoltre un forte sistema di contrappesi, perciò se cambiassero le circostanze politiche e si allentasse la repressione, che sfavorisce i riformisti, potrebbe cambiare completamente anche questa direzione intrapresa dalla Fratellanza.


[1] La fascia di età tra i 15 e i 28 anni in Eitto rappresenta bel il 28% della popolazione totale ed il giovani rappresentano il sottogruppo più numeroso all’interno della Fratellanza. In particolar modo dal 2005, le università sono diventate tra i luoghi dove il movimento dei Fratelli è più forte e da cui provengono molti dei militanti più attivi. 

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