sabato 22 gennaio 2011

il partigiano che arrestò il DUCE. Oggi come ieri: Resistenza



Oggi, parliamo un pò di Resistenza, che visto il periodo in cui viviamo non fa mai male. Ricordiamo un uomo, ma con lui una intera generazione di italiani che seppero, spesso a prezzo della propria vita, resistere alla prepotenza fascista e nazista, riscattando l'onore dell'Italia di fronte al mondo e prendendo il destino nelle loro mani. E' esattamente quello, che ovviamente con modalità diverse e pacifiche, sarebbe necessario oggi, una straordinaria opera di resistenza civile, compiuta da ognuno di noi in forma individuale e collettiva, alla barbarie berlusconiana. Stiamo vivendo sicuramente un periodo di transizione politica, ma è in momenti come questo che le istituzioni diventano più vulnerabili, il Caimano ferito e morente è ancor più pericoloso che quando era in piena forma, l'apparato mediatico che controlla è in grado di far vivere milioni di persone nella più completa disinformazione. Spetta a noi, cittadini italiani consapevoli, prendere ora in mano il nostro destino, mobilitarci come società civile italiana che non ne può più di una dittatura mascherata e che trova la forza di ribellarsi, trascinando un numero sempre maggiore di cittadini nell'opposizione a Berlusconi, cooperando con la parte sana dei partiti affinché la nostra mobilitazione, il nostro sforzo, le nostre istanze trovino uno sbocco istituzionale che vi dia concretezza.


Ecco la storia del partigiano che uccise Mussolini.



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