lunedì 3 gennaio 2011

Sugli appelli alla difesa dei cristiani nel mondo e le semplificazioni.

Analizzando i recenti appelli alla difesa dei cristiani nel mondo, penso che non dobbiamo dimenticare che tutte queste violenze accadono in paesi ex-colonie, dove oggi le multinazionali dettano legge? Dove valori essenziali come dignità individuale, diritti umani, democrazia sono parole senza significato, dove la fame .. E' il neo-liberismo a provocare conflitti mascherati da scontri etnici, religiosi, razziali, tribali...quanti morti al giorno in Iraq? E chi l'ha voluta una guerra che si sapeva bene dove avrebbe portato? In un partito di centro-sinistra non credo dovrebbe esserci spazio per posizioni neo-con e che favoriscono letture religiose degli eventi, anche perché se si scade su questo piano sarebbe facile ricordare che la stragrande maggioranza delle vittime del terrorismo "islamico" sono musulmani, a partire dall'Iraq. Ma dovremmo rifuggire letture semplicistiche e superficiali da scontro di civiltà, ma invece comprendere come i massacri del Ruanda, del Darfur (se tanti di coloro che parlano a sproposito conoscessero la vera storia del Darfur, degli interessi di numerosi attori internazionali, a partire dalle Nazioni Unite stesse fino a Stati e multinazionali, dove etnie e gruppi tribali diversissimi si sono stratificati nel tempo, provenienti da guerre diverse e generalmente da altri campi profughi, creando tutti i presupposti per un conflitto tra poveri che va solo a favorire determinati interessi, altro che conflitti religiosi ), della Nigeria, della ex-Jugoslavia, della Cecenia..fino a quello israelo-palestinese, siano legati da un filo rosso, il filo rosso del neo-liberismo. Dovrebbe essere evidente a delle menti ragionanti e che vogliano andare aldilà della lettura più tranquillizzante e propagandistica, come tutti questi siano conflitti dettati da interessi ben più materiali della religione (che come spesso accade viene usata come "copertura", come mezzo per aizzare le masse meno consapevoli l'una contro l'altra): gli interessi economici enormi provocati dai processi di globalizzazione e che un mondo che sta cambiando molto velocemente nasconde da conflitti tribali, religiosi ecc. Opponiamoci a questo modo di affrontare i problemi, a slogan populisti e letture semplicistiche...perché il berlusconismo vive di questo, (delle semplificazioni, dell'atteggiamento da tifoso, dei "buoni"contro i "cattivi"....). Impariamo ad affrontare la complessità e ad analizzarla, a consultarci e ad imparare reciprocamente nel dibattito...
Riguardo al livello erroneamente più discusso in questi giorni, quello dei rapporti tra cristiani e musulmani e tra diverse fedi in generale, tornerò nel prossimo post.
A proposito, ecco atteggiamenti che in questo senso non aiutano:

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