mercoledì 12 gennaio 2011

Un esempio di ignoranza bestiale da parte del Comune di Modena (giunta di destra ovviamente)



E' allucinante che gente pagata per amministrare una città, nemmeno piccola come Modena, possa arrivare a livelli di ignoranza simili. E' necessaria una rinascita culturale che spinga nel ghetto simili discorsi e prese di posizione, è necessario che tutti i cittadini dotati di un minimo di buon senso si uniscano per combattere il razzismo e l'ignoranza, per sconfiggere questa destra xenofoba, provinciale, arretrata culturalmente





Modena 5 ottobre 2010
Al Sindaco di Modena
Al Presidente del Consiglio Comunale di Modena

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: POLITICHE PER L’INTEGRAZIONE – ORDINANZA DEL SINDACO CHE PREVEDA CONTROLLI DEI LUOGHI DI CULTO ISLAMICO, IL DIVIETO DI PORTARE IL BURCA E SIMILI VELI IN LUOGHI PUBBLICI ( COMPRESE LE SCUOLE), L’OBBLIGO DI FREQUENZA A CORSI DI ITALIANO E CORSI PER L’APPRENDIMENTO DELLE LEGGI FONDAMENTALI, A PARTIRE DALLA COSTITUZIONE, PENA L’ALLONTANAMENTO QUALI PERSONE NON GRADITE.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:

- Una grande indignazione ha sollevato il caso di Novi, nel quale un uomo musulmano ha ucciso, lapidandola, la moglie, madre della ragazza Noshem, che si era ribellata al padre-padrone che voleva mandarla in sposa predestinata ad un cugino;
- i dati ufficiali in Italia indicano in n. 2.000 i casi di matrimoni combinati, ma i mediatori culturali denunciano una situazione ben più grave, sostenendo che tali sono l’ottanta per cento dei matrimoni;
- le tradizioni culturali degli immigrati provenienti dal terzo mondo, di matrice islamica, considerano la donna come una schiava che si possa “vendere”, nel caso in cui il padre decidesse esser “conveniente” il matrimonio; tradizioni che s’impongono e si tramandano per identità culturale, lontana anni luce dalla nostra e inaccettabile;
- nel caso di ribellione a questa tradizione, gli uomini arrivano ad usare le mani al punto che il padre uccide, lapidandola, la madre e il fratello tenta l’omicidio a colpi di spranga sulla sorella;
- quest’episodio ha suscitato orrore e rabbia nei confronti di costoro che si comportano come animali ( qualcuno vorrebbe imprigionarli e gettare la chiave).

Ritenuto che:

- il caso non possa essere considerato isolato, alla stregua di un colpo di follia, ma che sia indice del malessere sociale causato dal multiculturalismo e soprattutto da un diffuso mondo fondamentalista, che sta prendendo corpo anche in Italia;
- il multiculturalismo senza controllo e senza regole, provoca un forte malessere sociale;
- pur nel rispetto dei popoli, senza alcuna volontà xenofoba, queste tradizioni culturali sono barbare e devono essere combattute nel mondo globale, ma anche e soprattutto a casa nostra.

Considerato che:

- in un paese come l’Italia che pone tra i suoi principi fondanti la libertà del singolo, con il limite fissato da regole e leggi, che tutti devono rispettare, non può essere accettato chi non rispetta tali leggi e tramanda altri principi, quali l’imposizione del velo (indice di sottomissione della donna), la bigamia, il rispetto rigoroso del ramadan ( contrario ad ogni moderna igiene sanitaria, soprattutto per i bambini), l’imposizione dei matrimoni combinati, nel principio che sono i padri a scegliere i mariti senza alcun rispetto delle figlie che vorrebbero per legge naturale accompagnarsi all’uomo che amano;
- alle parole d’indignazione suscitate dall’orrore del momento, devono seguire necessariamente provvedimenti e fatti concreti,


il Consiglio comunale
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

Ad emettere rapidamente un’ordinanza che imponga il divieto per le donne di portare il burca o veli assimilabili in luoghi pubblici ( comprese le scuole), agli immigrati, uomini e donne, soprattutto di fede musulmana, di frequentare un corso di apprendimento della lingua italiana, della cultura italiana, delle leggi italiane a partire dalla Costituzione, con il sostenimento di un esame finale per accertarne la conoscenza e l’accettazione, che deve essere espressa con un atto formale. L’ordinanza deve prevedere che il riscontro positivo di tali condizioni ( superamento dell’esame e accettazione delle leggi italiane) sia la condizione sine qua non per accedere ai servizi sociali della collettività. Coloro che non accettassero le condizioni, dovranno essere accompagnati dalle forze di polizia municipale fuori dei confini territoriali del nostro comune, quali persone non gradite, perché facenti parte di una comunità con identità culturale e di appartenenza che potrebbe portare qualcuno di costoro a compiere atti criminali come quelli succitati e come tali non accettabili. Anche nel caso di superamento delle condizioni l’ordinanza deve prevedere un lungo periodo di monitoraggio, tramite i servizi sociali e i mediatori culturali, del rispetto delle condizioni poste.
Adolfo Morandi
Pellacani Gian Carlo
Olga Vecchi

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