martedì 8 febbraio 2011

LA RIVOLUZIONE IN EGITTO: I GIOVANI, I PROTAGONISTI...CHI LOTTA, MUORE E COMBATTE PER LA DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA....E CHI NON APPOGGIA LA RIVOLUZIONE....E PREFERISCE STARE CON MUBARAK....

Ha ragione un blogger egiziano residente in Italia, che da sempre vicino al regime di Mubarak (e di cui non voglio fare il nome per non entrare in sterili polemiche personali che inquinerebbero il dibattito) quando consiglia ai suoi lettori di imparare l'arabo e di attingere alle fonti di prima persona, per quanto possibile, leggendo l'originale. Ma è proprio perché credo che non siamo in molti in Italia ad avere questa doppia capacità, quella di comprendere le fonti, conoscere il contesto e saperlo riportare in una forma leggibile a chi voglia approfondire, dispiace profondamente che chi come tal blogger potrebbe avere tutti questi strumenti, si presti a riportare la propaganda della tv di Stato egiziana. Ora il tal blogger, dopo aver lanciato appelli contro il pericolo islamico, si sorprende che l'opposizione non siano solo i Fratelli Musulmani! Meglio tardi che mai! E’ esattamente quello che sostengo dal primo giorno di questa rivolta, e che non ci sono solo i Fratelli Musulmani come certi organi di informazione continuano ancora oggi ad insistere (in realtà i Fratelli Musulmani si son aggiunti timidamente alle proteste e alla rivolta, non avevano assolutamente preventivato né subodorato il fermento e questo dovrebbe anzi dirci qualcosa sulla scarsa capacità dimostrata da questa organizzazione di intercettare realmente gli umori e i malumori popolari, come invece vorrebbe certa letteratura catastrofista), ma che gli attori della rivoluzione sono tanti e scusate se ci ripetiamo ma soprattutto giovani: i giovani del 6 aprile, i blogger come l'appena rilasciato manager di Google....i milioni di giovani di cui  abbiamo già parlato. Poi c'è Ayman Nur liberale e imprigionato solo per aver osato sfidare il regime e il suo partito “El Ghad” (Il Domani),, c'è El Baradei e la sua coalizione per il cambiamento, c'è Amr Moussa che sembra entri nel gioco (ma stanotte leggevo twitter dalla piazza che lo sbeffeggiavano per aver appoggiato la soluzione della transizione senza fuoriuscita di Mubarak, davvero un errore clamoroso per un personaggio che gode (godeva?) di simpatie e rispetto trasversali), ci sono gli intellettuali di “Kifaya” tra cui il cristiano George Ishak di cui riportavo alcune frasi nel post precedente. C'è la vecchia "opposizione legale" generalmente vecchi parrucconi appartenenti a partiti ormai quasi sempre senza praticamente seguito popolare, la cosiddetta "opposizione legale"..nasseriani, vecchi liberali dell’antico partito Wafd, il partito storicamente dei proprietari terrieri, il Tajammu’, comunisti, Al ‘Amal, il Lavoro, socialista-islamista. Ma in realtà c'è il dato vero e ritorno alla carica sulla verità che mi sembra vada ripetuta più volte: i giovani! Giovani di tutte le tendenze, diversi da tutti gli altri: di sinistra, dei Fratelli ma spesso molto più in sintonia con i loro coetanei laici che con la loro dirigenza...
Poi accade che qualcuno tra i soliti “esperti” (a volte sembra basti andare in Tv per essere “esperti”, peccato che nella tv di oggi vadano cani e porci, ma i porci prevalgano abbondantemente), o altre volte altri egiziani reazionari filo-Mubarak come quello di cui all’inizio affermino con veemenza: ”parlate di democrazia ma c’è gente che ancora vuole Mubarak”, oppure “ L’importante ora è tornare alla vita normale, serve stabilità..basta con questa rivoluzione”. Certo che c’è qualcuno che vuole Mubarak! In un paese con circa 2 milioni di appartenenti alle varie forze di Polizia, su 80 milioni di abitanti, fanno 1 su 40 poliziotti, considerati i legami di parentela (anche se in genere si sposano tra loro) diventano certo una cifra, uniti ai tanti che mangiavano poco o tanto grazie al sistema corrotto e al Partito-Stato, a tanti appartenenti alle gerarchie militari, alla grande industria..certo che ci sono persone che sostengono ancora Mubarak...perché egoisticamente avrebbero da perdere solo dei piccoli o grandi privilegi. Anche in Cile c'era chi sosteneva Pinochet anche fino alla fine...
Ma ciò che proprio non è accettabile è non appoggiare questa bellissima rivoluzione popolare: abbiamo senza ombra di dubbio un dittatore sanguinario e il suo blocco di potere (e non esagero, non sono parole troppo forti per le decine di migliaia di prigionieri politici, comuni ma innocenti e incarcerati per puro arbitrio o per non aver sottostato alle vessazioni del gerarca di turno, per 23 anni di sospensione dei diritti stabilita e "legalizzata" da uno stato di eccezione permanente: le leggi di emergenza del 1981 a cui si sono aggiunte ulteriori svolte repressive nel corso degli anni, la devastazione civile della corruzione diffusa ovunque e che attraversa la vita di ogni cittadino qualunque... dal letto d'ospedale, all'operazione medica stessa, all'esame di qs. tipo: di scuola, lavoro, concorso...alla libertà d'impresa, alla dignità del cittadino offeso e umiliato quotidianamente, alla burocrazia schiacciante...richiamo alla bellissima introduzione dello scrittore Al Aswani di "Se non fossi Egiziano") e un popolo democratico, composito, di differenti tendenze, che li fronteggiano e che chiedono: Via il principale responsabile di tutto questo, quello che per 23 anni ha guidato questa società compiendo tali crimini e macchiandosi di tali colpe, nuova Costituzione, elezioni libere, democrazia.
Infine trovo scandaloso che in Italia oggi ci sia qualcuno, tra gli italiani che parlano di democrazia ogni volta che si nomina l'islam e dicono di temere i popoli musulmani perché incompatibili con la democrazia, con chi promuove questa visione di scontro di civiltà più o meno latente, (dal Corriere della Sera, capofila in questo e promotore del prodotto Fallaci fase bava alla bocca ai giornalacci della destra fino a blogger “realpolitkisti”…), che si permetta di fare della realpolitik sulla voglia e richiesta di democrazia che viene da tutto l'Egitto e soprattutto da quel 75% della popolazione che ha meno di 25 anni e che vuole un altro futuro!

2 commenti:

  1. Sai, quello che mi offende di più non è essere descritto come "Mubarakiano" da gente che non ha capito (oppure l'ha capito benissimo ma gli conviene far finta di non averlo capito) che tutto quello che voglio è che i giovani di Tahrir escano con il massimo dei risultati ma con il minimo danno per il paese nel suo insieme, visto che ormai è evidente che la situazione non si sblocca impuntandosi sulle dimissioni immediate di Mubarak. Quello che mi offende seriamente e profondamente è il fatto che gente come te che per anni mi ha lasciato in prima fila, da solo, a difendere i musulmani in Italia e i loro luoghi di culto, venendo in cambio definito "cavallo di troia dell'invasione islamica", giri ora a dire - falsamente - che io avrei lanciato "appelli contro il pericolo islamico" o che starei attaccando alcuni solo perchè vicini ai Fratelli Musulmani. Tiratemi fuori un solo post, ipocriti e bugiardi che non siete altro, in cui affermo questa baggianata, poi ne parliamo. D'ora in avanti non sei più benevenuto nel mio blog, Abu. Non mi piacciono gli ipocriti.

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  2. Pensavo di aver risposto, non mi chiamo Abu sul mio blog, non userò mai più quel nick, ma chiamami Gap, che è un pò la sorgente di ispirazione di questo blog, i Gruppi di Azione Patriottica della Resistenza Italiana. Quello che invece offende molto me, è non aver avuto alcun diritto di replica sul tuo blog, il tuo aver buttato la questione amore per l'Egitto sull'appartenenza di sangue, il tuo esserti schierato con Mubarak, e tu lo sai che lo hai fatto senza aver almeno il coraggio di dirlo. Certe "sottigliezze" forse ingannano molti dei tuoi lettori, a cui tra l'altro hai fatto passare le peggiori offese a te e a personaggi da cui quella feccia che è la maggior parte della gente che gravita attorno al tuo blog, non sarebbe nemmeno degna di servire il thé. E non dire che avendoti paragonato a Magdi Allam è peggio che un'offesa: l'hai ricevuta tante di quelle volte, inalberandoti o altro, ma mai bannando. Mi hai bannato perché ti conveniva far credere a quelle poche persone in buona fede che girano nel tuo blog, magari senza dirlo tu direttamente ma facendolo dire a qualcuno dei tuoi peggiori razzisti, dopo opportuni abboccamenti da parte tua, che il mio entusiasmo per la rivolta in Egitto fosse per un suo presunto carattere islamico, quando sai che io sono una persona di sinistra e hai avuto modo di leggere i miei interventi tutti politici. Sulla questione dell'identità personale, del dinamismo e della fluidità delle identità, del meticciato, dell'arricchimento culturale e personale che può crearsi una persona quando viaggia e abita, vine e lavora in altri paesi per numerosi anni, quando trova nuovi affetti..te ne ho già parlato sul tuo blog...ma non sapendo che rispondere ovviamente hai fatto finta di nulla....Mi spiace, ma mi hai deluso profondamente...non ti ho mai pensato percepito come molto simile..visto che ai Rotary non ci andrei nemmeno se mi pagano...tu probabilmente paghi per andarci invece...però sai...i nei racconti partigiani che sentivo da bambino...chi non stava con la Resistenza...(almeno con i propri sentimenti, se non poteva andare in montagna o prendere parte ad azioni armate contro il Regime fascista e l'Occupante nazista)....era definito un collaborazionista...questione di come si è cresciuti probabilmente....

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