sabato 30 aprile 2011

1 Maggio May day: precari di tutto il mondo uniamoci! Reddito di cittadinanza!

San Precario
Il discorso sul reddito di cittadinanza e su un nuovo welfare che sappia cogliere il passaggio strutturale che è avvenuto e il cambiamento nel campo produttivo, con la fine del fordismo e dell'operaio massa e con l'avvento dell'epoca della globalizzazione e della precarietà. Oggi il mondo si divide in sfruttati e sfruttatori come sempre, solo che sono cambiati alcuni paradigmi rispetto all'epoca dello sviluppo del pensiero marxista, per questo motivo la sinistra tradizionale, perfino quella comunista, è arrivata in ritardo a comprendere che la precarietà era diventata la questione centrale. Perché precarietà vuol dire assenza di diritti e manodopera a basso costo, le tipologie di contratti si sono perciò moltiplicate, dividendo di fatto i lavoratori e atomizzandoli, anche fisicamente con la fine della grande fabbrica e la diffusione del lavoro immateriale, e si è anche scoperto che la precarietà non caratterizza solo i precari nel vero senso della parola, ma anche quelli che un tempo si consideravano garantiti (con buona pace degli Ichino, dei Renzi o dei politici di destra) come gli operai tradizionali, vediamo ora con la vicenda Fiat che tanto fisso il loro posto non è, che la precarietà è una condizione di vita tipica della post-modernità e della società liquida. Perciò è ora che un nuovo welfare, tarato sul nuovo paradigma è necessario, perché il welfare che vige oggi in Italia è ancora legato al vecchio modello fordista e totalmente escludente verso le nuove professioni e verso i precari, gli atipici, le "partite Iva", il welfare va perciò rinnovato, ma senza rinunciare a nessuna delle conquiste operaie del secolo precedente, come vorrebbero invece tanti sedicenti "modernizzatori!
Un soggetto politico che della precarietà, dei diritti dei precari, della lotta allo sfruttamento sta facendo una battaglia centrale, è San Precario, sempre più sindacato di base dei precari, e movimento che si distingue nella lotta alla precarietà. Vogliamo perciò alla vigilia della festa dei lavoratori, pubblicare un post del collettivo di San Precario, sulla manifestazione che ha avuto il merito di portare l'attenzione delle istituzioni, dei mass-media, del dibattito pubblico, il tema dei diritti dei precari. E questo fuori dalla narrazione della sfiga, (cosa di cui ci si deve liberare al più presto), ma in chiave rivendicativa e come espressione della rabbia e della creatività dei nuovi attori sociali delle metropoli, delle nuove figure del lavoro, degli operatori dei call-center, degli operai sociali del terzo settore, degli informatici, del lavoro immateriale....
La prima istanza è il reddito di base, universale e incondizionato, sganciato dal contratto di lavoro. Un nuovo welfare fatto di diritti per tutti e di accesso ai beni comuni. 
Invitiamo a leggere questo articolo sulla May Day dal blog di San Precario, post pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 30 Aprile 2011: http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/sprecario/

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